La mafia siamo noi”, installazione monumentale, immersiva, in cui novantadue ritratti dipinti sono inseriti su ambo i lati di un corridoio e che l’autore, Gerardo Paoletti presenta al Polo Campolmi a Prato, ha colto l’obiettivo. L’opera interviene in modo diverso da qualsiasi approccio classico sul presente e in particolare sul tema-problema “mafia”. Come sottolinea Simone Mangani assessore all’educazione e cultura del comune di Prato , “l’Arte Contemporanea torna ad occuparsi di questioni civili con la capacità di raggiungere la sfera emotiva dello spettatore, che non può non reagire... La cultura della legalità, che questa Amministrazione coltiva e cerca di diffondere, partendo dalle scuole fin dai primi anni in cui un bambino impara a vivere in una comunità, trova in questo progetto uno strumento di promozione di quel buon agire che la società deve poter perseguire.” La risposta delle scuole pratesi è stata grandiosa, alcune classi hanno collegato alla visita dei laboratori specifici, altre hanno sviluppato l’iniziativa collegandola al tema della legalità. Dato il successo l’amministrazione comunale ha deciso di prolungare la possibilità di partecipare all’evento a tutto il mese di maggio nelle mattine del mercoledì e del venerdì previo appuntamento contattando:
cell. 3345091004
mail: csrepistoia@gmail.com
Il progetto è stato promosso da Regione Toscana e Comune di Prato in collaborazione con la Fondazione Caponnetto, Libera e con l’organizzazione delle associazioni Centro Studi Ricerche Espressive e Vivarte.